#GiovanniXXIII: l’attesa per l’arrivo delle spoglie a Sotto il Monte, il paese santuario
Sotto il Monte, pochi chilometri da Bergamo, dove il 25 novembre 1881 nacque Angelo Giuseppe Roncalli. L’urna contenente le spoglie del Santo verrà collocata nella Cappella Nostra Signora della Pace, adiacente alla Chiesa parrocchiale. Qui resterà esposta fino al 10 giugno per la preghiera e la venerazione dei pellegrini che si attendono numerosi. La nuova puntata del docuweb #GiovanniXXIII si interroga sulle caratteristiche di questo luogo seguendo le parole di un esperto in tema di santuari: mons. Carlo Mazza, vescovo emerito di Fidenza, già direttore dell’Ufficio sport, turismo e tempo libero della CEI nonché docente di storia del turismo religioso e dei beni culturali all’Università Milano-Bicocca
Santuario diffuso
Una realtà che si è sviluppata parallelamente alla vita di Giovanni XXIII, ovviamente soprattutto dopo la sua elezione, avvenuta il 28 ottobre 1958, e che ha ottenuto il riconoscimento formale di santuario nel 2014. Sotto il Monte viene speso chiamato ‘paese santuario’ oppure ‘santuario a cielo aperto’ per la presenza ‘diffusa’ di luoghi simbolo come la casa natale, la chiesa in cui è stato battezzato, la residenza estiva di Ca’ Maitino, i santuari frequentati durante le vacanze.
Il carisma
A Sotto il Monte non ci sono state apparizioni e non ci sono reliquie da venerare. La dimensione della devozione assume dunque un connotato particolare. Si arriva semplicemente per chiedere e per ringraziare attraversando un percorso di spiritualità che durante l’anno richiama un flusso costate di pellegrini. Mons. Mazza parla di un luogo unico nel panorama proprio per l’attrazione che riesce a produrre. Una sorta di magnete, basato su un aspetto prioritario: il carisma di Roncalli.
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